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Matrimoni e super green pass

Non serve per la cerimonia; obbligatorio per festa e ricevimento.

Per i matrimoni, sia rito civile, sia rito religioso, non è necessario il super green pass o certificato verde rafforzato. Può bastare il green pass base o addirittura si può partecipare anche senza green pass. In linea generale è questo il principio valido per le nozze in chiesa e in municipio con alcune restrizioni in più, però, per il rito civile. È invece indispensabile il green pass rafforzato per i festeggiamenti a ristorante o in una sala ricevimenti. Vediamo nel dettaglio i diversi casi.

Green pass e nozze in chiesa

Per l’accesso nei luoghi di culto, in linea generale, non è obbligatorio essere vaccinati e non è richiesto il green pass. In particolare per i matrimoni una intesa tra lo Stato e CEI (Commissione Episcopale Italiana) regola la materia. Poiché è consentito il libero accesso alle funzioni religiose è, per analogia, consentito il libero accesso ai matrimoni. Vigono però le regole di distanziamento. Pertanto in chiesa non sarà chiesto il green pass a nessuno dei partecipanti alle nozze, ai familiari, tanto meno agli ospiti, ma il limite è determinato dalla capienza del tempio.

Green pass e nozze in municipio

Le novità introdotte dall’ultimo Consiglio dei Ministri non hanno modificato le indicazioni in riferimento agli utenti di servizi pubblici. Gli utenti che accedono a un ufficio pubblico non devono possedere il green pass, obbligo invece previsto per i lavoratori della Pubblica Amministrazione. Gli sposi e i testimoni, essenziali per la validità dell’atto di stato civile, sono considerati “utenti di un servizio pubblico”, gli unici allo stato attuale delle cose a poter entrare nel palazzo comunale senza limitazioni. Lo stesso non vale per eventuali amici e parenti che assistono alla celebrazione, né per i professionisti presenti (fotografi o musicisti) su richiesta degli sposi stessi. Questi ultimi devono avere il super green pass.

super green pass matrimoni

Green pass e festeggiamenti

L’andamento della curva epidemica del virus SARS Cov2 ha indotto il Governo a varare ulteriori e più drastiche misure di contenimento per tentare di arginare le due varianti circolanti: Omicron (altamente infettiva ma meno pericolosa) e Delta (meno infettiva ma che sviluppa una malattia covid19 più perniciosa). Senza entrare nel linguaggio burocratico che può apparire involuto e criptico si trova una schematica semplificazione  dei divieti e delle concessioni nella tabella delle attività consentite e non consentite dopo il 10 gennaio, pubblicata sulla pagina istituzionale del Governo Italiano che potete leggere a questo link: (https://www.governo.it/sites/governo.it/files/documenti/documenti/Notizie-allegati/tabella_attivita_consentite.pdf)

A Pagina 7 della tabella si legge che nelle feste conseguenti a cerimonie civili e religiose (quindi matrimoni, battesimi, cresime, o oltre celebrazioni rituali) non è consentito l’accesso a chi sia privo del super green pass. Anche i festeggiamenti di nozze rientrano tra quelle occasioni di assembramento ad alto rischio di contagio, e cosi il Consiglio dei Ministri con il nuovo decreto in vigore dal 10 gennaio 2022, ha rivisto le regole dettate nei primi giorni di dicembre, quando invece per le feste di matrimoni, battesimi, e comunioni bastava il green pass di base, ottenuto quindi con una sola vaccinazione o addirittura con un tampone molecolare valido 72 ore o rapido valido 48 ore. Quindi alle già note misure di distanziamento e riduzione delle capienze di sale di ricevimento, ristoranti, e location di varia natura (che permangono), si aggiunge la drastica misura restrittiva sul super green pass. I non vaccinati e chi non completato il ciclo vaccinale non possono avere accesso a ristoranti e sale di ricevimento. Niente alberghi e strutture ricettive in genere per chi non è in possesso del green pass rafforzato.

Come si ottiene il super green pass

Il super green pass o certificato verde rafforzato, si può avere solo dopo il completamento del ciclo vaccinale (due dosi su due, oppure tre si tre, a secondo del tipo di vaccino inoculato) e la guarigione  dall’infezione Covid-19 da non oltre sei mesi. La durata del super green pass è stata ridotta da 9 a 6 mesi a partire dal primo gennaio 2022. Per chi ha fatto la dose di completamento del ciclo vaccinale entro il 21 dicembre 2021 la validità è di nove mesi. Tutte le regole relative al contenimento della pandemia sono soggette a revisione da parte del Governo in relaziono all’andamento della curva dei contagi e, quindi, possono variare in qualsiasi momento. Quelle elencate in questo articolo sono valide, come detto a partire dal 10 gennaio 2022 e per tutte le regioni che sono in zona Bianca, Gialla e Arancione. Per la zona rossa le restrizioni sono totali, comprese quelle relative alla mobilità personale.

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