Alla Flora Giapponese. Tra romanticismo e delicatezza

Fiori stabilizzati: novità dell’anno, tra romanticismo e delicatezza. Ce ne parla Astrid Di Pasquale, fiorista, flower designer, oppure, come lei stessa preferisce definirsi, “ciurara”. Il termine dialettale la lega alla tradizione di Alla Flora Giapponese, bottega che ha caratterizzato il costume dei trapanesi. Un legame solido con le sue radici, ben piantate nella nostra terra. Lo sguardo di Astrid, insieme al fratello Andrea quarta generazione di “ciurari”, è però sempre rivolto alle nuove tendenze. L’ultima che sta dominando il gusto in Europa è quello dei fiori stabilizzati.

Un processo molto particolare

«C’è una grande diffusione nell’utilizzo dei fiori stabilizzati che proprio quest’anno abbiamo avuto la possibilità di utilizzare, realizzando gli addobbi di un matrimonio – ci racconta Astrid Di Pasquale –. I fiori stabilizzati vengono privati delle linfe al loro interno che vengono sostituite da sostanze che li cristallizzano. E poi vengono anche trattati nelle colorazioni e nella permanenza». Un processo chimico e fisico che incide sui tessuti vegetali dei fiori, in qualche modo un po’ come i principi dell’imbalsamazione. Il mantenimento in buone condizioni di questi fiori viene garantito per 5 o 6 anni.

«L’esperienza ci insegna che se trattati in un certo modo, protetti dalla luce diretta del sole che li scolorirebbe e dagli acari della polvere possono durare più a lungo» aggiunge la “ciurara”. Per la loro pulizia basta utilizzare, con la dovuta accortezza e alla distanza giusta un phon per capelli con il getto d’aria a freddo.

Gusto francese

I fiori stabilizzati sono molto particolari e danno un effetto “antico” alla composizione. Non a caso sono molto utilizzati nello stile “decadente” francese. I francesi hanno da sempre un gusto particolare nell’utilizzo dei fiori secchi e disidratati, che è più noto nell’uso dei potpourri, fiori secchi profumati molto apprezzati nei soggiorni, nelle camera da letto e in bagno. «Da qualche anno – spiega Astrid Di Pasquale – è emersa questa tendenza dei fiori stabilizzati, anche come elemento di decoro e arredo, che a noi è piaciuta molto: è molto romantica, da un tocco particolare agli addobbi, quindi abbiamo deciso con Andrea di introdurla tra le nostre proposte».

Non solo matrimoni

Alla Flora Giapponese ha già sperimentato l’uso dei fiori stabilizzati all’interno della preparazione di addobbi per matrimonio: «abbiamo preparato anche un bouquet che la sposa potrà conservare anche negli anni, viste le caratteristiche dei fiori stabilizzati. Qualcosa che quindi rimarrà come ricordo e che non è il solito fiore secco che, ovviamente, nel tempo si dissipa più facilmente rispetto al fiore stabilizzato».

I fiori stabilizzati si prestano anche alla preparazione di composizioni da regalo. Una proposta che Astrid e Andrea, dalla Flora Giapponese, lanciano ai loro clienti in prossimità del Natale. Composizioni con fiori stabilizzati dai toni neutri all’interno delle quali vengono inseriti gli elementi tipici del periodo natalizio. «Sono composizioni che, tolti i riferimenti al Natale (pigne, candele, bacche, nastri, ndr), possono essere facilmente riutilizzabili in casa come arredo d’ambiente» dice Astrid.

Il fascino dei colori attenuati

I fiori stabilizzati, ovviamente, perdono parte della loro luce e della loro vividezza. È l’inevitabile conseguenza del processo chimico fisico della loro produzione «ma è parte del loro fascino». «La scelta dell’utilizzo dei fiori stabilizzati o dei fiori freschi – sottolinea Astrid – è determinante nel mood che andiamo a creare. Parlando di nozze: difficilmente in un matrimonio di stampo estivo, festaiolo e vivace, utilizzeremo tanti fiori stabilizzati. Al più potremmo mettere qualche segno, qualche tocco caratterizzante ma non potranno essere la predominanza. Diverso è là dove vogliamo fare un lavoro più tenue, più soft, a volte anche più romantico. Allora lì, il fiore stabilizzato ci dà quel tocco che invece rende prezioso il nostro lavoro».

«I fiori – conclude Astrid Di Pasquale –aiutano a determinare l’atmosfera di un matrimonio; sono convinta che i fiori siamo una parte centrale nel definire di che tipo di evento ci stiamo preparando a vivere, in quale mood verremo calati».

TRAPANI
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