Il cammino di Santiago. Viaggio di Nozze tra interiorità e condivisione

Perché si dice “viaggio di nozze”. Risposta ovvia: perché si fanno le valige e si parte. Poiché scontata, questa risposta non convince del tutto: è solo la superficie della verità.
Cosa c’è più in profondità? Il viaggio di nozze, insieme a colui o colei che sarà compagno di vita è anche l’inizio di un percorso comune verso la felicità che è, o almeno dovrebbe essere, condizione naturale di ciascuno di noi.
Ed ecco, allora, che si comincia a comprendere, insieme al simbolismo del viaggio di una nuova coppia, anche la ricerca di mete che questa felicità rappresentano. Tuttavia, benché non siamo più in superficie, anche questa parte di verità ci appare insufficiente.
La felicità è la meta? È il nostro obiettivo? È il punto verso il quale una coppia indirizza la sua bussola? E per quali vie e quali sentieri raggiungerla?
È quello che accade nel cammino che conta, tutte le volte che inciampi, che cadi, e ti rialzi.
E con chi fai il viaggio che conta, chi incontri, con chi parli, con chi allacci un legame, con chi condividi la fatica del cammino, non la destinazione.
Ecco perché il viaggio di nozze che proponiamo non ha nulla a che vedere con luoghi esotici o romantici, ma piuttosto una metafora della vita e, probabilmente, di una coppia di sposi in particolare: il cammino di Santiago.

Spesso è proprio mentre siamo nel cammino della vita con la persona che ci sta accanto che ci accorgiamo che la parte migliore è il viaggio, non la destinazione.

Un viaggio di nozze tra i sentieri della montagna e dell’anima.

Un viaggio dai Pirenei francesi fino alla costa spagnola della Galizia lungo le strade e i  sentieri che attraversano ponti e risalgono colline, che conducono in città, paesi e villaggi, che già nel medioevo furono percorsi dai pellegrini diretti a Santiago de Compostela dove, nel santuario omonimo, sono custodite le spoglie mortali dell’apostolo Giacomo.

Il pellegrinaggio è un atto di fede e devozione, ma se intraprenderete questo viaggio scoprirete ed incontrerete sulla strada persone di ogni genere, di ogni confessione religiosa, perfino atei ed agnostici con motivazioni tra le più disparate. Come dice un antico proverbio arabo “chi non viaggia non conosce il vero valore degli uomini”.

Ecco perché consigliamo una luna di miele a piedi per centinaia di chilometri, per giorni, con il proprio compagno di viaggio, che è anche il compagno della vita; eppure è anche un viaggio soli con se stessi, con i propri pensieri, con il proprio corpo, muscoli ed ossa che ci restituiscono sudore e fatica, ma che nella stanchezza e nel dolore ci fanno sentire vivi.

Su internet potete trovare tutte le informazioni approfondite: come prepararsi fisicamente, cosa portare nello zaino, dove dormire e mangiare.

Viaggio di nozze sul Cammino del Nord o sul Cammino Francese

Il Cammino di Santiago si sviluppa essenzialmente lungo due percorsi:

il cammino del nord che si snoda lungo la costa, tra le montagne e il mar Cantabrico, per poi dipartirsi a Oviedo ove scegliere se seguire il Cammino del Nord o il Cammino Primitivo.

L’altro percorso, il Cammino francese inizia su due diversi punti di ingresso dei passi pirenaici Roncisvalle e Somport. La via che va da Roncisvalle a Estella è ancora detta, in spagnolo, Camino francés, mentre quella che passa i Pirenei a Somport si chiama Camino Aragonés.

Qualunque cammino si intraprenda il punto di raccolta è il Puente la Reina e poi da qui fino a Santiago. Suggeriamo, dopo la tappa al santuario, di arrivare, come si faceva in passato e si fa ancora oggi, di guardare l’oceano Atlantico dall’estremo promontorio di Fisterre (dal latino finis terrae, il confine della terra).

Buon viaggio e buon ritorno a casa, ma non dimenticate che «la vera casa dell’uomo non è una casa, è la strada; la vita stessa è un viaggio da fare a piedi» (Bruce Chatwin).