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A Tavola con eleganza. La forma diventa sostanza

Accogliere a tavola con eleganza gli ospiti è un’arte. Che si impara con il tempo e aprendo la propria abitazione agli amici e ai parenti (se questi sono graditi, ovviamente). Quando lo stress del matrimonio sarà divenuto ormai un ricordo, addolcito dalla “luna di miele”, sarete pronti per iniziare una nuova vita.

apparecchiare la tavola

La casa rappresenterà una incombenza inconsueta, perché sarete voi a gestirla e ad occuparvi di tutto: dalle umili pulizie quotidiane, agli stimolanti inviti a pranzo o a cena. L’invito a parenti e amici, ai quali mostrare la nuova sistemazione e ringraziarli di esservi stati vicini nel giorno del matrimonio, va quindi vissuto come un “piacere”. Per il primo invito a cena far bella figura è importante ed anche i particolari contano.

È, dunque, fondamentale conoscere gli accorgimenti per la preparazione, per stare, tutti insieme, a tavola con eleganza.

apparecchiare la tavola gfalateo

La tovaglia, i piatti, le posate al posto giusto, il centrotavola, tutto deve essere preparato con estrema cura ed anche i colori e le forme rendono la dimensione della festa. Negli ultimi anni sono stati riscoperti rituali e gesti che credevamo essere relegati al passato.

Il galateo, l’arte dell’accoglienza, le regole del saper ricevere sono tornati d’attualità,
come espressioni di gentilezza e benevolenza e senza, però, l’opprimente angoscia della rigida etichetta fatta di quel formalismo frutto del distorto riflesso “di qualificazione sociale” che esso aveva.

A tavola: la presentazione del pasto

Ricevere a tavola con eleganza significa apparecchiarla perché essa sia la presentazione del pasto, ma l’introduzione ai piatti non deve trasformarsi in un addobbo invadente. Non incorrete mai nell’errore di far diventare la tavola protagonista del banchetto: è un virtuosismo che non ha altro significato che l’esaltazione eccessiva della padrona di casa.

L’apparecchiatura, come dice la parola stessa, è “preparazione” a un evento e apparecchiare la tavola con eleganza equivale a creare lo spazio scenico pronto ad accogliere i veri protagonisti dell’evento, cioè il cibo e i commensali.

apparecchiare la tavola gfalateo

La prima regola per una buona riuscita della vostra cena è lo stile, sinonimo di semplicità.

La scelta dell’occorrente deve sempre essere in funzione del tipo di invito che si intende estendere: il servizio di piatti e bicchieri, il tovagliato, il centrotavola saranno adeguati all’occasione. Dunque, è necessario apparecchiare  la tavola  con eleganza e cura, rispettando un allineamento perfetto per bicchieri, piatti e posate e tutto ciò che sta a tavola deve essere chiaro e brillante per non danneggiare il colpo d’occhio della mensa da parte dei commensali.

Un po’ di buone regole

Secondo il galateo gli inviti dovrebbero giungere agli ospiti almeno una settimana prima, mai per telefono o a voce perché si rischia di essere imprecisi. Sarebbe preferibile un invito scritto, inviato per posta o consegnato a mano. Utilizziamo il condizionale perché l’invito scritto risulterebbe davvero molto formale. In ogni caso se l’invito viene rifiutato, meglio non insistere troppo.

La padrona di casa accoglie tutti gli ospiti con il sorriso, come se ciascuno fosse il più atteso, e deve intrattenersi anche per una breve conversazione. Deve controllare il proprio atteggiamento e minimizzare possibili incidenti, sapendo allontanare argomenti imbarazzanti.

Il padrone di casa deve aiutare la consorte nell’accoglienza ed occuparsi dell’aperitivo, vini, e liquori. È di tutta evidenza che tale schema riflette rigidamente una conformazione sociale di tipo maschilista, individuando, l’uomo come fulcro della coppia e la donna come domina della casa. Suggeriamo di aderire quindi a questo schema come fosse un “gioco di ruolo” al quale, però, non dare autentico rilievo. Oppure a stravolgere completamente tale prassi ribaltando i ruoli ma conservandone le forme di eleganza.

Passiamo adesso ai posti a tavola, che possono essere assegnati con un cartellino solo se si è in numero superiore ad otto.
I padroni di casa si siedono a capotavola uno di fronte all’altro, mentre i commensali alternati uomo-donna. Alla destra dei padroni di casa gli ospiti più importanti.

apparecchiare la tavola

Nei pranzi familiari, in presenza dei quattro suoceri, il padrone di casa ha alla destra la suocera e alla sinistra la madre, stesso sistema per la padrona di casa. Tuttavia nella disposizione degli ospiti si deve tenere conto, a nostro avviso principalmente, degli interessi comuni che favoriscano la conversazione.

I piatti

Oggi è sempre più frequente trovare sulle tavole il sottopiatto che non va mai rimosso. Sopra vanno messi i piatti con la pietanza di turno. La scelta del sottopiatto, che può avere forme diverse, deve rispettare lo stile del servizio e deve essere abbinato alle posate.

APPARECCHIARE LA TAVOLA GALATEO

 

Un consiglio: stare a tavola con eleganza vuol dire anche rendere il desinare piacevole occasione conviviale e non una scomodità, quindi non usate i sottopiatti se il numero degli ospiti è elevato, perché la grandezza non renderebbe agevole la consumazione del pasto. In questo caso sarà il piatto piano a sostituirlo degnamente. Il piatto fondo invece si usa soltanto per le pietanze liquide, mentre il piattino va utilizzato per il dessert e per la frutta e portato a tavola solo al momento di servire le pietanze. Il piattino del pane, se lo si vuole usare, non deve essere troppo grande, non può essere quindi un piattino da frutto o da dessert, deve avere un diametro tra gli 11 e i 14 centimetri e, ovviamente, non può essere un sotto tazza.

I bicchieri

Non devono mai essere meno di due (uno per l’acqua e uno per il vino), fino ad un numero di quattro (quando ci sono i due tipi di vino, quello da dessert o lo spumante). Si allineano cominciando da quello per l’acqua che verrà sistemato davanti al piatto, procedendo verso destra con i due da vino (prima quello rosso e poi quello bianco). L’ultimo da usare sarà quello da dessert che sarà leggermente più spostato indietro rispetto agli altri. Se le dimensioni della tavola non lo consentono è consigliabile aggiungere successivamente il bicchiere da spumante, con il dessert.

apparecchiare la tavola bicchieri
Ricordate: i bicchieri non vanno mai tolti da tavola. Una soluzione per guadagnare spazio sarebbe quella di raggruppare i bicchieri piuttosto che allinearli ma sempre partendo da destra con quello dell’acqua.

Le posate

Vanno poste a fianco del piatto seguendo le regole dettate dalla logica e dall’opportunità:
si dispone a destra il coltello con la lama rivolta verso l’interno e poi il cucchiaio (perché si usa la mano destra per utilizzarli).
A sinistra invece si dispone la forchetta (perché è la mano sinistra che usiamo per adoperarla quando tagliamo con il coltello).

apparecchiare la tavola posate

Le uniche eccezioni sono la forchettina da ostriche che va messa all’estrema destra e quella da dessert che va posizionata davanti al piatto con i rebbi rivolti verso destra. La disposizione avviene dunque secondo la regola che all’esterno vanno posizionate le posate che si usano per prime.
Sale e pepe, olio e aceto devono comparire a tavola solo su richiesta dei commensali.

Centrotavola o Candelabri

Per abbellire la tavola si possono utilizzare i centrotavola, ma soltanto se c’è spazio a sufficienza. Oltretutto non deve nemmeno essere troppo alto per dare la possibilità a tutti i commensali di poter conversare senza fare… ginnastica. Possono essere utilizzati i fiori freschi a patto che non siano eccessivamente profumati (coprirebbero i profumi delle pietanze!).

centrotavola

I colori usati devono essere in tono con quelli predominanti del servizio di piatti. Per quanto riguarda i candelabri è sempre meglio utilizzarli nelle occasioni più particolari (per una cena a lume di candela con il vostro Lui) e ricordandovi sempre di non eccedere con l’altezza perché rischierebbero di intralciare la visuale.

centrotavola candelabbri

Come servire a tavola

Stare a tavola con eleganza vuol dire anche servire con accortezza le pietanze e seguendo poche semplici regole che, una volta imparate, tornano utili nelle occasioni importanti, ma anche nella quotidianità e, talvolta nella vita professionale.

  • I piatti di portata vanno serviti da sinistra, cominciando dall’ospite di riguardo, si prosegue con le signore e successivamente con i signori.
  • Il vino va servito dopo il primo antipasto.
  • I piatti vanno sostituiti ad ogni cambio di portata attendendo però che tutti abbiano terminato e vanno tolti rigorosamente da destra.
  • Le pietanze vanno servite due volte, evitando di abbondare la prima volta per riprenderne una seconda in modo che non ci sia una sola persona a tavola a farlo.
  • Il pane sistemato nel piattino va rimpiazzato prelevandolo dal cestino con una pinza o cucchiaio e va tolto prima del dessert possibilmente levando anche le briciole dalla tovaglia.
  • Prima del dessert è importante levare i bicchieri superflui.
  • Caffè, liquori, e cioccolatini vanno serviti in salotto.
Un altro modo di accogliere

Aderire alle regole del galateo, se non si hanno amici che apprezzano anche un minimo di formalità, può rendere la cena poco “conviviale”. Per questa ragione suggeriamo anche alcuni accorgimenti che possono rendere “diverso” l’invito e il ritrovarsi attorno al cibo.

Un modo possibile per rivivere alcune atmosfere, magari con le stesse persone con le quali avete festeggiato l’addio al celibato ed al nubilato, è quello di organizzare un piccolo buffet. Una cena in piedi, come si dice, nel corso della quale ciascuno si serve le pietanze dal tavolo precedentemente preparato dalla padrona di casa.

buffet

È bene in questo caso utilizzare piatti freddi, o che si gustano tiepidi, oppure avvalersi di vassoi scaldavivande. Per le padrone di casa più “pigre” può andar bene anche l’opzione del catering o, meglio ancora, del sostegno in cucina di un cuoco professionista
(il confezionamento a domicilio delle pietanze è un servizio che molti chef ormai rendono).

Divertente può essere immaginare di servire una cena a tema, legata magari ai luoghi del viaggio di nozze, riproponendo cibi, bevande ed atmosfere del vostro viaggio. Un modo per viaggiare, con la fantasia, e per qualche ora insieme ai vostri amici che, in tal modo, saranno più partecipi nella visione delle foto e dei filmati.

cena a tema sushi

A proposito di foto e filmati. Nella stragrande maggioranza dei casi i più attenti sono i parenti, sempre alla ricerca di sé nelle immagini; talvolta gli amici sono più distratti.
Un consiglio: non propinate un dopocena a base di filmini di matrimonio di due ore e album fotografico composto da due tomi. Suggeriamo di far predisporre a fotografi e centri di produzione video le sintesi delle nozze. Un album con non più di 20 pose ed un filmato che non superi i 15 massimo 20 minuti. È più piacevole commentare dopo una breve visione piuttosto che dopo una proiezione tipo “Ben Hur” o “I 10 comandamenti”, in cui compare tutta la genealogia degli sposi.

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